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La seduta può essere svolta presso il mio studio oppure online tramite videochiamata.
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Il Contributo per sostenere le spese relative alle sessioni di psicoterapia – sbrigativamente indicato come “Bonus Psicologo” – è da poco diventato realtà (vedi la pagina del sito INPS ove poter reperire tutte le informazioni necessarie sulle modalità di richiesta).
Questa misura di sostegno era stata prevista per alcune decine di migliaia di persone, sembra non oltre le 20.000, ma come hanno scritto su “La Repubblica” Caterina Biti e Filippo Sensi, in pochi giorni ha ricevuto oltre 130.000 richieste (dati di basi forniti da INPS, al 27 Luglio 2022).
E’ possibile che alcune di queste richieste provengano da persone non necessariamente in gravi o acute difficoltà e che si tratti di domande che sono state spinte soprattutto dalla curiosità di poter parlare con un professionista dell’Area Psy, oppure per avere un consiglio su tematiche assai specifiche non strettamente collegate alla situazione per la quale il Bonus è stato pensato.
Sta di fatto che la risposta sollecitata è di enorme rilevanza e ciò la dice lunga sulla generale sottovalutazione dei servizi psicologici in Italia da parte della società in generale e degli organi che dovrebbero operare al fine di diffondere sia la cultura psicologica – che è sempre elemento di prevenzione! – sia la consapevolezza. Consapevolezza inerente il sapere quando e come richiedere ad un professionista dell’Area Psy il sostegno, il consiglio o l’aiuto terapeutico, evitando di medicalizzare il disagio – il panorama di antidepressivi e ansiolitici è immenso, per citare solo due tipologie di psicofarmaci – o di optare per quell’altra strada assai frequentata del… “Fare finta di niente… Passerà!”
In questo quadro, ancora più di prima, emerge la tematica della scelta dello psicoterapeuta, un argomento al quale ho dedicato il mio ultimo libro, uscito pochi giorni fa: “SCEGLIERE LO PSICOTERAPEUTA. UNA GUIDA PER PAZIENTI E TERAPEUTI” (Editore Hogrefe, Firenze).
Qui il video di presentazione del libro.
Non si può, infatti, ignorare la difficoltà che incontra la persona che è in cerca di aiuto psicologico: in Italia, oggi, operano decine di migliaia di psicoterapeuti (di formazione psicologica o medica), vi sono molteplici indirizzi teorici e di metodo, e oltre 300 “scuole” (istituti) di formazione per aspiranti terapeuti! Naturalmente non esistono 300 teorie o modelli diversi sul versante scientifico e professionale ma – come si può intuire – esiste una fiorente area di business. Cioè, la formazione alla psicoterapia è (da molto tempo) diventata un’area (anche) di carattere commerciale.
Nel mio libro cerco di esporre lo stato dei fatti in modo obiettivo e super partes e, oltre a declinare i diversi indirizzi e le principali teorie di riferimento, mi concentro sulla scelta del singolo e specifico psicoterapeuta.
Come fare a capire se si è dalla … “persona giusta”?
Non è sufficiente seguire il consiglio dell’amico, né affidarsi alla voce “E’ uno bravo!”.
E’ allora necessario dotarsi – nelle vesti di “paziente” – di un minimo di consapevolezza che, tra l’altro, va al di là della scelta del terapeuta. Infatti, nel libro parlo diffusamente di come vivere la psicoterapia, come trarre il meglio dal percorso e dall’impegno (impegno emotivo, di tempo, di denaro), modulando le proprie aspettative ma anche tenendo presente che il fine ultimo e fondamentale di ogni psicoterapia è che la persona viva meglio di prima la propria vita!
Basato sulla letteratura internazionale, con centinaia di riferimenti bibliografici per gli approfondimenti, con alcune sezioni finali sulla psicoterapia nel cinema e nei libri di divulgazione (divulgazione seria!) questo libro chiama a riflettere sul “mestiere” di psicoterapeuta anche i colleghi e tutte le persone che si occupano di salute mentale.
Per una visione globale del testo ecco la pagina dell’Editore Hogrefe dedicata.
Qui la presentazione del libro pubblicata sulla rivista PSYCHIATRY ON LINE.
Andrea Castiello d’Antonio