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BULLYING AND HARASSMENT AT WORK

Titolo: 

BULLYING AND HARASSMENT AT WORK. AN INNOVATIVE APPROACH TO UNDERSTANDING AND PREVENTION

Autori: 
David Van Fleet, Ella Van Fleet
Casa editrice: 
Edward Elgar, 2022, Pp. XIV+233, £ 90.00 (Hardback)

Questo volume esce nella serie New Horizons in Management curata da Cary L. Cooper ove sono stati pubblicati molti libri interessanti come, ad esempio, l’Handbook of Research on the Psychological Contract at Work (2019) a cura di Yannick Griep e dello stesso Cary Cooper.

Si tratta di un testo molto ben costruito a livello della trattazione di singoli e specifici argomenti, e di facile consultazione: infatti, il lettore può concentrarsi su numerose sotto-tematiche che sono ben delineate e accompagnate da una serie di box e descrizioni che ne facilitano la comprensione.

Il volume si articola in undici capitoli, due appendici, il glossario dei termini, la bibliografia e l’indice. Molte figure, tabelle, schemi e addirittura formule stanno ad illustrare il testo che è pure ricco di casi concreti molto utili per illustrare i concetti generali. E circa l’aspetto dell’utilità operativa si deve segnalare una delle due appendici, cioè quella dedicata alle cinquantacinque domande dell’Employee Attitude Survey, da compilare in forma anonima, per ottenere un riscontro dello stato di salute dell’organizzazione.

Iniziando con introdurre i concetti di bullying e di harassment gli autori si servono dell’analisi tematica e di intere liste di aggettivi qualificativi al fine di delineare i contorni di questi due fenomeni organizzativi, comparandone gli effetti, le conseguenze e l’impatto globale sul contesto. I veri e propri costi dei comportamenti inaccettabili, distruttivi, abrasivi sono più volte messi sotto osservazione e declinati sia in termini quantitativi che qualitativi. Anche analizzando il range dei vocaboli utilizzati per indicare le due dimensioni – e le dispersioni degli stessi – attraverso la content analysis si giunge a ribadire la continuità tra i due fenomeni. Fenomeni che possono manifestarsi con una varietà di manifestazioni aggressive e di veri e propri attacchi, ed è molto importante fare attenzione ai primissimi segnali di allarme. Si tratta di attacchi verbali, relazionali, e persino fisici che poi si declinano, a loro volta, sotto diverse forme, compresa la grande varietà delle discriminazioni.

Un quadro già di per sé complicato lo diviene ancora di più quando è il manager ad essere il problema. Ecco emergere il poor management, e diverse forme specifiche di condotte manageriali gravemente lesive della dignità di coloro che lavorano – credo che siano qui molto interessanti le parti dedicate all’inazione manageriale e anche al problema dei livelli alti di management disfunzionale (tradotto: cosa fare quando sono i capi dei capi a dare il cattivo esempio?). Da qui a riflettere sulle varie forme di comportamenti definiti inaccettabili sul luogo di lavoro – una terminologia che mi sembra molto chiara e che sarebbe il caso di adottare anche in Italia: comportamenti inaccettabili! – fino alle situazioni di vera e propria violenza sul lavoro il passo è breve. E si ricorderà che nel corso del tempo sono emerse (persino sui quotidiani) situazioni in cui, in azienda, le persone si sono scontrate fisicamente, causando lesioni e contusioni, nel contesto di conflittualità incontrollate e deragliate.

Una importante parte del testo è fortunatamente dedicata alla necessità di capire ciò che accade, e di mettere in moto comportamenti di protezione, sia a livello individuale sia a livello organizzativo, chiamando esplicitamente in causa la responsabilità che è in capo all’organizzazione o all’istituzione.

Alla fine di ciascun capitolo è collocato il paragrafo Think about this chapter again che introduce il lettore a realizzare un vero e proprio check guidato su ciò che ha letto e su ciò che ha appreso.

L’aspetto distintivo di questo lavoro è quello di aver posto su uno stesso piano il bullismo organizzativo – ciò che in Italia si indica soprattutto con mobbing ma che in realtà ha un raggio di azione ed espressione ben più ampio – e l’harassment, vale a dire quell’insieme di molestie (non solo sessuali o esplicitamente sessuali) che possono essere messe in atto nell’ambito delle relazioni di lavoro.

I due autori, David e Ella Van Fleet, hanno alle spalle una vita dedicata alle tematiche di management e di questioni organizzative – dalla leadership allo sviluppo organizzativo, al marketing fino al business management. Dagli anni sessanta in avanti hanno avuto la possibilità di seguire gli sviluppi del mondo del lavoro e della società in senso più ampio. Sul tema specifico hanno già pubblicato diversi lavori soprattutto centrati sul managerial bullying, sulla prevenzione nei luoghi di lavoro, e sulle varie forme di violenza e terrorismo che possono prodursi nelle organizzazioni, oltre ad aver fatto parte del Workplace Violence Prevention and Intervention Committee dal 2009 al 2011.

 

Andrea Castiello d’Antonio

 

Questa recensione è stata pubblicata nel sito web PANORAMA RISORSE UMANE

FEBBRAIO 2023

https://www.isper.org/Autosviluppo/PAN/PAN-Panorama-Risorse-Umane.htm