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Coaching with collegues
La seconda edizione di questo interessante libro, Coaching with collegues, si presenta come una vera e propria guida all’Executive Coaching, scritta da due autori che hanno saputo integrare gli spunti classici con pensieri ed esposizioni originali.
Il libro è strutturato in tre parti, introdotte dalla prefazione.
La prima parte vuole rispondere alla domanda sulla natura del coaching e sulle sue fisionomie. Emerge la caratteristica del coaching come una conversazione uno-a-uno, intrisa di potenzialità di sviluppo e di apprendimento per il coachee.
Le finalità del coaching sono numerose, anche in relazione a “come” è posizionato il coaching nel panorama che va dalla consulenza esperta fino alla psicoterapia: in tal senso, e in relazione alle diverse impostazioni, sono richieste al coach numerose qualità professionali e capacità tecniche. I colloqui di coaching possono coprire un terreno molto ampio e il secondo capitolo è dedicato ad esplorare tutte queste variabili, aprendo poi il discorso sui versanti del processo del coaching, dalla presa in carico del coachee alla chiusura del percorso.
Da quelle orientate alla soluzione dei problemi, agli indirizzi dinamici e comportamentali. L’attenzione che gli autori hanno rivolto a tale questione è importante perché, fin troppo spesso, si tende a ridurre il coaching ad una sorta di pratica addestrativa che deve aiutare il coachee a lavorare meglio e ad essere più produttivo. Naturalmente molto dipende da come il coach intende la sua attività, da che cosa, in certo senso, “ci mette dentro”, dall’adesione a scuole di pensiero teorico e metodologico, ma anche – aggiungerei – dalla persona che egli è.
La seconda parte del volume è dedicata agli approcci al coaching e qui si deve sottolineare come tutti gli approcci che sono descritti derivino in sostanza dai filoni delle psicoterapie.
Giustamente gli autori fanno notare a più riprese tale aspetto, proponendo al lettore uno schema di riferimento integrato e dinamico, basato sulla pratica e sull’esperienza non meno che sulla tecnica e sulla riflessione (vedi le diverse vignette esemplificative che sono disseminate nel testo). Del resto, proprio per cercare di unire il più possibile la teoria con la pratica (e con i risultati delle ricerche), gli autori propongono schemi e check-list, oltre ad altri strumenti pratici che trovano posto soprattutto nelle nove appendici al testo.
I sette capitoli racchiusi nella seconda sezione del libro offrono uno sguardo sintetico ma chiaro sui modelli del coaching, partendo da qualche flash sulle sue origini (ma sarebbe stato interessante ampliare questa parte). All’illustrazione dei modelli – ne sono presi in esame quattro – seguono alcune considerazioni che si applicano soprattutto alla metodologia, cioè alle tecniche che ogni modello propone. Con il capitolo undicesimo, intitolato Scegliere il modello adatto, sono richiamate diverse ricerche sugli esiti del coaching (vedi la ricca bibliografia), interrogandosi infine sul quali potrebbero essere gli approcci migliori in base alla specificità di ogni singolo cliente.
La terza ed ultima parte di Coaching with collegues, si compone di altri quattro capitoli. Sono qui esaminate le skill che il coach dovrebbe possedere ma anche i contesti e gli ambienti ed organizzativi nei quali il coaching è applicato. Un capitolo apposito ruota intorno alla tematica del processo di apprendimento-formazione del coachee, sottolineando anche che non sempre il coaching rappresenta la migliore risposta alle necessità dell’individuo. Nelle ultime pagine trova posto una riflessione su vantaggi e svantaggi del coach interno all’organizzazione – un tema che si sta facendo sempre più attuale e scottante – chiudendo infine con una nota sull’etica professionale del coach.
Di uno dei due autori, Erik de Haan, segnaliamo Learning with Collegues: An Action Guide for Peer Consultancy (Palgrave, Macmillan, 2004), mentre in tema di coaching si ricorda On Becoming a Leadership Coach, a cura di Christine Wahl, Clarice L. Scriber e Beth Bloomfield (Palgrave, Macmillan, II edizione, 2013)
Prof. Andrea Castiello d'Antonio