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In un periodo come questo in cui sono aperti i CONCORSI PER LE FF. AA. E LA POLIZIA DI STATO – anche sulla base dei nuovi fondi che lo Stato ha a disposizione per le NUOVE ASSUNZIONI NELLA PA – per molte persone interessate si ripropone il tema di COME PREPARARSI per superare le prove di selezione.
Finalizzando il discorso alle prove di SELEZIONE PSICOLOGICA, quindi TEST, COLLOQUI con lo PSICOLOGO e eventualmente con lo PSICHIATRA, ma anche l’ultima fase dei concorsi, cioè il COLLOQUIO DI COMMISSIONE DI ESAME, molti giovani che aspirano a entrare in questo mondo cercano di prepararsi al meglio.
Ma come fare?
E, soprattutto: conviene spendere tempo, impegno e denaro per prepararsi a superare questi concorsi?
Conviene… a tutti? A chiunque?
Se è comprensibile che molti giovani, maschi e femmine, siano attratti dal mondo militare e delle forze dell’ordine, credo che sia necessario riflettere su alcuni aspetti, prima di imbarcarsi nella preparazione a questi concorsi, acquistando manuali su “come superare i test” e iscrivendosi a corsi e scuole di preparazione che dovrebbero aiutare a superare i concorsi, a fronte di ingenti costi.
Un primo aspetto su cui l’aspirante dovrebbe riflettere è distinguere la propria MOTIVAZIONE dalla ATTITUDINE.
Non tutti i giovani MOTIVATI a entrare in questo mondo possiedono le ATTITUDINI, le CAPACITA’ PSICOLOGICHE adatte e richieste.
E non si tratta di capacità, qualità personali, e abilità mentali che si possono apprendere o sviluppare in pochi mesi o in qualche settimana.
Ne consegue che chi non possiede almeno le PRINCIPALI QUALITA’ DI BASE idonee ai ruoli militari e di pubblica sicurezza non dovrebbe perdere tempo a cercare di… MOSTRARSI PER CHI NON E’!
Da qui deriva un secondo aspetto.
Se è normale, in qualunque prova di esame della vita, cercare di dare IL MEGLIO DI SE STESSI, non è né normale, né auspicabile… FINGERE DI ESSERE CHI NON SI E’!
Ciò è ancor più vero se – nel momento in cui si supera l’iter selettivo – si HA IN DOTAZIONE UN’ARMA.
Infatti, coloro che saranno inquadrati nel mondo militare e delle forze dell’ordine avranno il diritto-dovere di utilizzare la loro aggressività, se comandati a farlo.
Non è cosa di poco conto!
Ma ancor prima di giungere a indossare la divisa e portare le armi questi giovani dovranno vivere i duri mesi di addestramento, e inserirsi in un contesto socio-organizzativo e normativo speciale.
NON TUTTI SONO IN GRADO DI VIVERE QUESTE ESPERIENZE!
Le PROVE DI SELEZIONE PSICOLOGICHE E PSICHIATRICHE sono effettuate appunto per evitare di inserire soggetti non adeguati nei percorsi di addestramento, e per evitare che tali soggetti possano, un domani, fare un uso improprio dei mezzi difensivi e offensivi a loro disposizione.
Dunque, PRIMA DI INTESTARDIRSI NEL VOLER PER FORZA SUPERARE I CONCORSI PUBBLICI PER I RUOLI MILITARI E DELLE FORZE DELL’ORDINE, studiando libercoli su “come superare i test dei concorsi”, partecipando a (spesso inqualificabili) corsi di formazione a pagamento, CERCANDO DI DIVENTARE CHI NON SI È… sarebbe molto più saggio capire, fin dall’inizio, se si possiedono quelle capacità di base richieste da questo genere di mondo.
Chi spinge chiunque e comunque a entrare nel mondo militare – famiglie (anche in perfetta buona fede), e vari soggetti che “vendono” corsi di formazione e preparazione ai concorsi – fa un pessimo servizio al giovane aspirante.
E lo stesso aspirante-candidato farebbe un pessimo servizio a sé stesso se cercassi di camuffarsi, di fingere, di simulare il possesso di qualità che, invece, non possiede.
Peggio ancora – come capita purtroppo a molti – ritenere che presentarsi a un concorso per il mondo militare sia qualcosa di analogo al presentarsi a un concorso per un qualunque ruolo ministeriale, per una qualunque struttura pubblica… Finendo con l’accettare il posto che si vince, qualsiasi sia, compreso quello in ambito militare, come se fosse “un lavoro” tra tanti!
Dunque, prima di puntare tutte le proprie carte nel voler entrare negli ambiti delle FF.AA. e delle FF. OO. FORZE DELL’ORDINE conviene fare una profonda autocritica, capire quali sono le proprie qualità soggettive e FARSI AIUTARE, CON UN’AZIONE DI ORIENTAMENTO DISINTERESSATO, AL FINE DI SCEGLIERE IL FUTURO MIGLIORE E PIÙ ADATTO A SE STESSI.
Andrea Castiello d’Antonio