Per appuntamento
La seduta può essere svolta presso il mio studio oppure online tramite videochiamata.
La seduta può essere svolta presso il mio studio oppure online tramite videochiamata.
LA “NEGAZIONE” È UN IMPORTANTE MECCANISMO PSICOLOGICO DI DIFESA che caratterizza molti individui e che rappresenta, regolarmente, un tema di dialogo tra paziente e terapeuta nelle psicoterapie ad orientamento psicodinamico.
Ma qui voglio puntare l’attenzione sul negazionismo, ovvero sulla NEGAZIONE COME MECCANISMO SOCIALE, socialmente diffuso, un evento assai problematico che nel nostro Paese si è evidenziato negli ultimi anni almeno due volte.
In occasione della Pandemia Covid-19, e in occasione della guerra di aggressione di Vladimir Putin contro l’Ucraina.
Non a caso due eventi traumatici!
LA PANDEMIA COVID-19
Sono certamente molte le strade che hanno condotto una persona a non vaccinarsi contro l’epidemia del Covid-19 e a ritenere di essere perfettamente nel giusto nell’optare per questa scelta. Ma una possibile spiegazione di questa contro-epidemia del NO-VAX PENSIERO, convinto e felice di esserlo, può essere rintracciata nella negazione.
SE LA REALTÀ NON PIACE, ESSA VA ABOLITA E SOSTITUITA CON UNA REALTÀ – O VISIONE DI UNA REALTÀ – CONSONA AI NOSTRI DESIDERI. Se la realtà non piace è possibile che vi sia qualche POTERE OSCURO E MALIGNO che appositamente vuole farci dispiacere imponendo tale realtà.
Inganni e complotti, diffidenza e scetticismi, dietrologia.
Quasi una sindrome paranoica. Che genera o rinforza le istituzioni paranoiageniche (come detto da Elliott Jaques e Otto Kernberg, ma qui il discorso si allargherebbe troppo), METTENDO A RISCHIO PERSINO IL PENSIERO E LA LUCIDITÀ DEI DECISORI ISTITUZIONALI.
Le certezze, anche quelle più accreditate, come la sfericità del globo terrestre, sono state messe in discussione. Da PERSONAGGI PSICOPATICI SULLA SCENA, come Donald Trump, sono state messe in discussione, oltre alla pericolosità del Covid-19, i suggerimenti della medicina, gli allarmi climatici, il sistema sanitario e di assistenza in USA, i trattati sulle armi e sul nucleare, i dialoghi dapprima avviati con paesi, per così dire, “complicati”: sono state messe alla berlina le scienze, nel loro complesso.
Un ulteriore meccanismo psicologico profondo che “aiuta”, per così dire, chi nega è la RAZIONALIZZAZIONE, ma anche il ROVESCIAMENTO NELL’OPPOSTO, come nel seguente pensiero: “E’ chi si vaccina che è pericoloso” (non sono io che metto in pericolo me stesso e gli altri). “E’ chi si vaccina che limita la mia libertà” (non io che rappresento una mina vagante e, per giunta, silenziosa perché ignota agli altri).
Anche circa LA LIBERTÀ INDIVIDUALE si nota un rovesciamento: mentre la scelta di chi si vaccina non incide negativamente sugli altri ma, al contrario, è una scelta (anche) per-gli-altri, il presupposto atto di libertà di chi non si vaccina di fatto pone un limite a tutti gli altri vaccinati che non possono essere sicuri degli ambienti sociali che frequentano, dovendo così restringere la propria libertà di movimento.
La GUERRA DI PUTIN CONTRO L’UCRAINA
Quando Vladimir Putin ordinò il criminale attacco contro l’Ucraina per diverso tempo è stato necessario SPIEGARE, nell’ordine: (1) che stava accadendo davvero, (2) che non si trattava di un videogioco, (3) che l’evento avrebbe comportato conseguenze anche in Italia, (4) che ci si sarebbe dovuti preparare a convivere con una situazione che si delineò, rapidamente, come niente affatto passeggera.
Ancora oggi VI È CHI FA FINTA DI NULLA, chi avrebbe preferito che l’Ucraina fosse stata rapidamente invasa e sconfitta, e chi non riconosce nell’aggressore la responsabilità di aver scatenato una guerra – aggiungiamo, una guerra “vera”, in cui le persone veramente muoiono, sono ferite, traumatizzate, torturate, deportate, e le città rase al suolo, tutto “per merito” dell’aggressore russo.
Alla negazione di eventi drammatici, tragici, alcuni hanno risposto ignorandoli, altri pensavano tra sé e sé “Ma che fastidio questi ucraini che si difendono, e poi perché noi dobbiamo supportarli? Non è il caso di irritare Putin, diamogli quello che vuole. Lasciamo che le cose facciano il loro corso…”.
Chissà SE FOSSE STATA L’ITALIA AD ESSERE AGGREDITA ED INVASA DA UNA POTENZA STRANIERA se queste persone avrebbero detto e pensato la stessa cosa…
LA NEGAZIONE
La negazione è un meccanismo molto preoccupante. CON LA NEGAZIONE, CON IL DISCONOSCIMENTO, SI EVITA DI PRENDERE CONSAPEVOLMENTE IN CARICO GLI ASPETTI IMPAURENTI, ANGOSCIANTI, DOLOROSI, INSODDISFACENTI DELLA REALTÀ IN CUI SI VIVE.
Ripudiare la realtà, fare finta che qualcosa non sia come è, rappresenta un vero e proprio ATTACCO ALLE FACOLTÀ DI PENSIERO, UN BLOCCO NEL PENSIERO, una semplificazione del genere bianco-nero, fino al punto di ribaltare la verità e, come si dice oggi, RISCRIVERE LA STORIA – cosa che sta facendo tenacemente Putin e tutto il suo apparato di DISINFORMATIA.
Nell’individuo, una certa quota e tipologia di negazione è normale nell’infanzia, quando si è piccoli. DA ADULTI È PREOCCUPANTE, INDICA UN GRAVE DISTACCO DALLA REALTÀ, UNA COMPROMISSIONE DELL’ESAME DI REALTÀ, UNA FALSIFICAZIONE DEL MONDO ESTERNO E, PRIMA ANCORA, INTERNO.
Le distorsioni della realtà possono resistere alle critiche, essere massicciamente saldate ad altri schemi di pregiudizi e stereotipi.
In termini tecnici, la negazione è UN MECCANISMO DI DIFESA ARCAICO, CIOÈ PATOLOGICO, GRAVE, certamente caratteristico delle nevrosi ma anche di quadri psicopatologici più seri. E generalmente si accompagna ad altri meccanismi di difesa che inquinano, per così dire, la mente umana.
Se vediamo la negazione, il negazionismo, come è stato definito, in termini sociali, dobbiamo osservare che IN ITALIA ABBIAMO UNA NOTEVOLE AREA DELLA POPOLAZIONE LA CUI MENTE OPERA IN BASE A MECCANISMI NEVROTICI.
IN ALTRE PAROLE, ABBIAMO NUMEROSI PSEUDO-ADULTI.
Tanto più grave in quanto GLI PSEUDO-ADULTI SONO FACILMENTE INFLUENZABILI, MANIPOLABILI, DIVENTANO CIOÈ FACILMENTE PREDA DELLA PROPAGANDA – esattamente come è avvenuto e come avviene nel nostro Paese. Paese che, ad esempio, è stato ed è al centro della GUERRA COGNITIVA scatenata dalla Russia ben prima dell’invasione dell’Ucraina.
Se avessimo dei rappresentati dei cittadini degni di questo nome e di questa carica si dovrebbero preoccupare molto per LO STATO DI INFANTILIZZAZIONE IN CUI VERSA UNA BUONA PARTE DELLA POPOLAZIONE ITALIANA!
Andrea Castiello d’Antonio