INDIVIDUAL DIFFERENCES AND PERSONALITY. Third Edition

La psicologia della personalità da sempre rappresenta un campo di interessi molto ampio e in cui convergono le curiosità di diversi studiosi e professionisti che sono impegnati nella ricerca e/o nelle applicazioni professionali della psicologia, in ogni area di realizzazione operativa. Dunque, un nuovo manuale che ha come obiettivo lo studio della personalità – le prime parole del testo sono proprio “Welcome to the fascinating world of personality psychology!” (p. XIII) – non può che essere benvenuto, anche perché l’obiettivo fondamentale di tali ricerche è quello di capire, e pertanto prevedere, l’essere umano nelle sue molteplici manifestazioni. Capire e valutare le cosiddette differenze individuali, tenendo bene presente le grandi domande che sono alla base di tale compito ma anche il coacervo di studi, ricerche ed applicazioni che sono state accumulate nel tempo fino ad oggi.

Dal mio punto di vista si tratta di una tematica poco frequentata persino dagli psicologi professionisti (e ancora di più da altri operatori della salute mentale e del benessere di persone e gruppi) i quali eventualmente studiano questi argomenti negli anni universitari, per giunta sempre più spesso non sui testi classici, cioè sulle fonti primarie, bensì su compendi scritti ad hoc dagli accademici. E, nel momento in cui si inizia a “fare il mestiere”, le grandi domande sulla struttura e il funzionamento della personalità sfumano in secondo piano e sono ben presto dimenticate.

Nel volume scritto da Michael C. Ashton il lettore inizia ad avvicinarsi al tema acquisendo una visione panoramica dei concetti di base per poi inserirsi rapidamente nell’annoso problema di come e con quali mezzi poter valutare i “tratti” della personalità. Seguono i capitoli sulla classificazione delle tipologie di personalità, dando spazio sia alle prospettive ambientali ed evolutive, sia a quelle biologiche e genetiche. Ma la personalità cambia (o può cambiare) nel corso del tempo, ed ecco quindi i capitoli settimo ed ottavo che portano il lettore verso i mutamenti sani o psicopatologici dei lineamenti della personalità.

Di particolare interesse sono i capitoli dedicati alle abilità mentali, alle motivazioni e agli interessi, preceduti da una rassegna delle realizzazioni che generalmente nel corso della vita una persona adulta riesce a conseguire. Lo sviluppo della personalità è collegato ai cambiamenti della società ed è posto in relazione con le modalità di gestione delle relazioni interpersonali, ma anche con le variazioni della salute psicofisica e del rapporto con il mondo del lavoro. Sul versante delle tecniche, molto spazio è dato ai questionari e alle strutture self-report che, unite all’osservazione diretta da parte di professionisti esperti, offrono generalmente un quadro attendibile e valido. L’idea dell’autore è che i tratti di personalità possano essere raggruppati in sei grandi dimensioni sulla base di recenti risultati ottenuti per mezzo dell’analisi fattoriale e ben rappresentati dal modello HEXACO (vedi, al proposito, il lavoro di Janek Musek, The General Factor of Personality (Academic Press - Elsevier, 2017). L’opinione naïve, spesso ripetuta in diversi ambienti, che sia impossibile valutare la personalità o che sia impossibile modificare qualche elemento della stessa è  messa in discussione e criticata nelle pagine di questo interessante libro il cui messaggio è (anche) quello di avere più fiducia nelle possibilità evolutive dell’essere umano e negli spazi di potenziale cambiamento migliorativo che ognuno di noi può conquistare.

Il testo di Ashton – professore di psicologia presso la Brock University di St. Catharines (Ontario, Canada), in possesso di un’ampia esperienza nelle ricerche cross-culturali - è chiuso da una ricca Bibliografia ed un Indice Analitico molto utile al fine di una rapida ricerca su tematiche specifiche.

Andrea Castiello d’Antonio