Karl Abraham e la psicoanalisi clinica

40 anni fa, all’inizio del 1981, usciva il mio libro sulla vita e l’opera del primo psicoanalista tedesco. Il libro dal titolo:  “Karl Abraham e la psicoanalisi clinica”

Di recente ho scritto una breve presentazione della vita e dell’opera di Abraham, accennando anche al percorso che a suo tempo mi condusse a studiare i suoi lavori nel contesto del Movimento Psicoanalitico Internazionale.

Ho scritto poi altri due lavori specifici su aspetti peculiari dell’opera del primo analista tedesco.

Uno relativo alla sua attività – e a quella di Sándor Ferenczi – in campo scientifico e organizzativo, e un altro lavoro sull’interesse di Abraham per lo studio dell’età evolutiva.

Di seguito le prime frasi della recensione che un noto psicoanalista, Giuseppe Di Chiara, dedicò al mio lavoro "Karl Abraham e la psicoanalisi clinica":

"Mancava a tutt'oggi una biografia critica di Karl Abraham, autore di primissimo piano per la fondazione della scienza psicoanalitica, da sempre studiato nei seminari di formazione degli Istituti di psicoanalisi, ma il cui merito nell'avere aperto la ricerca psicoanalitica alle prospettive moderne, contributo di Melanie Klein, analisi dei bambini e comprensione dei fenomeni psichici più profondi della personalità, seppure da sempre riconosciuto, non ha mai avuto il peso di tornare a promuovere uno studio più attento e meditato della sua opera.

Questo volume potrebbe segnare l'inizio di una ripresa di interesse per il contributo di un maestro della disciplina psicoanalitica, dalla cui opera vi è senza dubbio ancora molto da apprendere. Basti pensare infatti come essa contenga le premesse che si sono poi svolte a dare frutti così copiosi e ancora in fase di maturazione.

L'opera di Castiello D'Antonio è dedicata sia alla biografia vera e propria che alla produzione scientifica, dettagliatamente seguita nel suo svolgersi, di Karl Abraham. L'Autore si è mantenuto molto vicino e fedele al primo biografo di Freud e del primo gruppo di analisti, Ernest Jones cioè, anche se ha utilizzato i contributi apparsi successivamente, lettere, memorie, resoconti (…continua…)".

Recensione pubbicata su Rivista di Psicoanalisi, 28(3):468-469(1982)