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L’ETA’ NON È UGUALE PER TUTTI

Titolo: 

L’ETA’ NON E’ UGUALE PER TUTTI

Autori: 
Eliana Liotta
Casa editrice: 
La Nave di Teseo, 2018, Pp. 332, Euro 18,00.

Questo libro non parla di leadership o di motivazione al lavoro, ma affronta un argomento che per ogni manager e ogni professionista impegnato e sovra-ingaggiato (come è oggi la norma) rappresenta un momento fondamentale, direi “vitale”. Infatti, nel libro di Eliana Liotta si parla di vita, di vivere bene, di “buona vita”, concetti che nel caos tumultuoso della vita di lavoro di oggi hanno spesso uno spazio talmente piccolo da essere del tutto dimenticati.

Il testo è suddiviso in due parti. La prima, dal titolo In teoria. Spegnere l’infiammazione per frenare il tempo, è scandita in quattro capitoli che iniziano con il dare al lettore l’idea di cosa significa vivere in (con) un corpo “infiammato”. Nonostante che la speranza di vita degli italiani diventi sempre più elevata, si deve fare attenzione ed impegnarsi a ridurre e mitigare tutto ciò che può contribuire a usura ed invecchiamento precoce. Qui sono introdotti discorsi che percorreranno le oltre trecento pagine del libro, discorsi sull’alimentazione, sul movimento fisico, sulle abitudini di vita e sull’aspetto psicologico: “lo stress cronico fa invecchiare. Il pessimismo fa invecchiare” (p. 43). Ma cosa c’è nel nostro corpo? Iniziando dalla “pancia” (secondo capitolo) è l’intestino ad assurgere alle prime pagine delle news, l’intestino con tutti i suoi batteri e nella versione di secondo cervello ormai ben nota a molti studiosi ma forse del tutto ignota ai più: “l’apparato digerente è tappezzato da cento milioni di cellule nervose che somigliano in maniera impressionante a quelle della testa” (p. 78). Ed è la testa a divenire il centro del terzo capitolo nell’ottica di fare di tutto per arginare il rischio dell’insorgere delle demenze senili, ma anche della depressione. Muovendosi fisicamente, anche la mente ringiovanisce e, se è accompagnata da una sana alimentazione (la classica dieta mediterranea), ogni risposta del corpo a stress psicofisici diviene più forte e chiara.

La seconda parte – dal titolo In pratica. Un’educazione scientifica per restare giovani – si apre con una serie di minuziosi consigli su quali cibi aiutano a stare in forma e a mantenersi giovani (vedi, in specie, i “sei cibi antinfiammatori”). Collegandosi poi ad una frase di Albert Einstein La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l’equilibrio devi muoverti, emerge un potente invito a coltivare il proprio movimento fisico insieme a uno stile di vita che eviti l’isolamento sociale e che permetta di rigenerarsi nei modi più semplici e sani, contemplando se stessi non meno dell’ambiente naturale che è intorno a noi. Altri consigli orientati soprattutto alla prevenzione conducono infine il lettore al quinto capitolo Domande e risposte, vero e falso, molto utile per avere delle indicazioni smart su cosa fare e su cosa evitare.

Vorrei sottolineare due aspetti di questo lavoro di Eliana Liotta. Il primo è lo stile. Il libro si legge con un sorriso, è scritto in modo leggero, diretto e “amichevole”, non vuole essere prescrittivo bensì guidare il lettore verso la salute e verso un’esistenza equilibrata: un libro che “racconta come si possa educare se stessi alla giovinezza, del corpo e dello spirito, in base alle ricerche scientifiche più attendibili” (p. 329). Ed è proprio questo il secondo aspetto pregevole dell’opera: l’aver coinvolto una nutrita equipe di medici e ricercatori dell’Ospedale Universitario Humanitas - http://www.humanitas.it/ - che hanno fornito non soltanto le opinioni provenienti da un centro di eccellenza di livello internazionale, ma hanno anche fornito il giusto antidoto alle fake news (il direttore scientifico di Humanitas è il professor Alberto Mantovani, ordinario di patologia generale e presidente dell’International Union of Immunological Societies).

Infine, è da ricordare che Eliana Liotta è l’autrice di un altro libro molto utile per vivere bene, cioè La dieta Smartfood (edito da Rizzoli nel 2016) che presenta un elenco dei trenta cibi “che allungano la vita”, come recita il sottotitolo, vale a dire cibi intelligenti. E’ da notare che questo libro ha ottenuto l’avallo e, per così dire, il marchio scientifico, dello IEO, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano: infatti, il testo si basa su una banca dati di migliaia di ricerche e studi all’avanguardia nel campo della nuova disciplina denominata nutrigenomica, la disciplina che individua le relazioni che intercorrono tra il patrimonio genetico e la varietà dei cibi che abbiamo oggi a nostra disposizione.

 

Andrea Castiello d’Antonio