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Si suole dire che… LE AZIENDE NON HANNO UN’ANIMA.
Corretto. L’azienda è un sistema che ha come primo scopo VIVERE E SOPRAVVIVERE. Il destino delle sue componenti è cosa secondaria.
Non a caso si dice “TUTTI SONO IMPORTANTI. NESSUNO È INDISPENSABILE!”. E sulla prima parte della frase ci sarebbe qualcosa da dire… Perché, di fatto, non è vero che “tutti” sono importanti. Ma andiamo oltre.
Pur priva di anima, l’azienda e il lavoro che vi si svolge ha una connotazione “etica”. Mi riferisco in specie alle aziende APERTE AL MERCATO, che si muovono nelle ottiche della COMPETIZIONE.
Un mondo in cui è di prassi usare METAFORE MILITARI: “Sorvegliare i confini”, oppure “Aggredire i mercati”. Ma andiamo oltre.
1.
Una prima etica che vedo vivere nel mondo delle aziende è L’ETICA DELLA PRESTAZIONE.
Le persone sono lì per FORNIRE UN “PRODOTTO”. Cioè: ciò che sanno e che sanno fare.
Nella meritocrazia conta poco ciò che sei, e ciò che hai studiato. Conta molto di più ciò che sai… METTERE A TERRA!
Contano gli esiti, gli effetti tangibili del tuo lavoro.
PRESTAZIONE, PERFORMANCE: fai vedere ciò che sai fare e sarai valutato, ed eventualmente premiato.
Ciò pone la questione dei “confini”: dei confini del ruolo e del mandato affidato.
2.
Una seconda etica è quella fondata sulla volontà. L’ETICA DELLA INTENZIONE.
Conta ciò che hai ricevuto come mandato, ciò che hai VOLUTO (E SAPUTO) FARE del compito che ti è stato affidato.
Il lavoro che hai svolto lo hai fatto perché HAI AVUTO IL PROPOSITO DI FARLO. Lo hai fatto per uno SCOPO.
Emerge il consenso che la persona deve dare al lavoro da fare.
Emerge la sua capacità di CAPIRE ciò che gli è stato detto di fare e di VOLERLO RENDERE OPERATIVO – ma non tutti, in azienda, hanno sufficiente capacità di… “Intendere & Volere”.
3.
Vi è poi l’ETICA DELL’UTILE. Vanno fatte le cose che sono utili!
Utili a che cosa? A raggiungere GLI SCOPI, a realizzare LA MISSIONE, a concretizzare IL MOTIVO per il quale l’azienda esiste. E, così, assicurarne l’esistenza!
Infatti, si dice: “Non perdere tempo, non ti distrarre, rimani focalizzato sul compito!”.
Ogni ingranaggio del SISTEMA-AZIENDA deve essere utile allo scopo. Se è “inutile” COSTA E NON PRODUCE.
Povero Immanuel Kant… Il suo “L’uomo va sempre trattato come fine e mai come mezzo” ha qui poco spazio!
4.
Infine, un’etica che a mio avviso è centrale è L’ETICA DELLA RESPONSABILITA’.
Richiamata, com’è noto, dal sociologo Max Weber, la responsabilità si declina nel lavoro aziendale in mille rivoli, compresa LA RESPONSABILITÀ DEGLI EFFETTI che il tuo lavoro produce, anche al di fuori del tuo perimetro.
Qui si pone il tema dell’etica professionale, della correttezza della persona, del suo senso civico, e molto altro…
RESPONSABILITÀ DELLE AZIONI E DEGLI EFFETTI DELLE AZIONI. Ma anche responsabilità del tuo “volere”, della tua “motivazione” e degli “scopi” che ti prefiggi di realizzare.
Ricordo che proprio sul tema della Leadership e l’Etica della Responsabilità ho svolto una conferenza all’ACCADEMIA MILITARE DI MODENA che mi ha particolarmente coinvolto. La responsabilità, in ambito militare, è centrale.
Su tematiche di questo genere ho scritto molto nel corso dei decenni.
Sulle Prestazioni, sulla Leadership e Followership, sul rapporto Persona-Azienda, sulle Motivazioni. In filigrana, sempre, l’Etica e il suo Valore!
Andrea Castiello d’Antonio