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THE MORAL BACKGROUND

Titolo: 

THE MORAL BACKGROUND

Autori: 
Gabriel Abend
Casa editrice: 
Princeton University Press, 2016, Pp. VIII+400, £ 29.95 (Hardback)

Con il sottotitolo An Inquiry into the History of Business Ethics l’autore presenta una importante riflessione sulla moralità, sviluppando un framework globale all’interno del quale il concetto di moralità – e tutte le sue applicazioni – trovano uno specifico spazio. L’aspetto interessante è il considerare il concetto nell’ottica dell’etica del business ripercorrendo la storia di questa specifica dimensione tra il 1850 e il 1930, negli Stati Uniti d’America.

Abend individua tre livelli potenzialmente distinguibili all’interno del concetto: (1) un livello comportamentale che si traduce in atti e comportamenti morali ed immorali; (2) un secondo livello centrato sulla comprensione delle norme e delle regole, e sull’interpretazione del concetto stesso di moralità; (3) un terzo livello definito proprio the moral background che fa riferimento ai concetti che pervadono la società, ai metodi che sono utilizzati per garantire la moralità diffusa, alle ragioni ed ai motivi che sono portati come base per i precetti morali, e alla tipologia di obiettivi che devono o possono essere valutati come “morali”. L’insieme di questo “background” fa da sfondo alla condotta dei singoli e all’attuazione delle norme, supportando e facilitando la loro corretta applicazione.

Sulla base di questo globale schema di riferimento l’autore passa in rassegna diversi esempi di etica degli affari e di etica organizzativa, componendo così quella visione storica dell’etica degli affari di cui si è detto poco sopra. L’etica di impresa è un terreno affascinate ma anche scivoloso, alla luce di comportamenti che producono accadimenti  talvolta tragici per le loro conseguenze (basti pensare al caso Lehman Brothers). Dunque l’attualità di questo tema emerge in particolare per chi vive nelle organizzazioni complesse pubbliche e private, operando in ruoli delicati e con Mission di servizio, oltre che di business.

Il volume è strutturato in una Introduzione, sette capitoli e una Conclusione.

Inizialmente sono  specificati  il contesto del discorso e il tema dell’organizzazione del lavoro, definendo i concetti di moralità, di cause morali, e di Business Ethics. Il primo capitolo prende in esame il moral background in tutte le sue dimensioni, esponendo al lettore il punto di vista dell’autore in modo che non vi siano fraintendimenti. Nel secondo capitolo emergono i concetti applicati di etica degli affari e di responsabilità sociale dell’impresa, cercando di rispondere alla domanda: Quali motivi può avere un uomo o una donna di affari per impegnarsi in un modo di agire morale? Il terzo capitolo esamina la morale cristiana, sottolineando la possibile discrepanza tra il dichiarato e l’effettivo – un problema che conosciamo molto bene nel mondo della gestione delle risorse umane! -.

Con il capitolo 4 l’autore si volge verso il passato, ripercorrendo le vicissitudini americane dall’inizio del secolo scorso, approfondendo l’American business e citando il ruolo dei codici di condotta organizzativi che, come ben sappiamo, rimangono spesso sulla carta. Agli aspetti importanti e positivi di certe modalità nordamericane di “fare business” fa seguito il capitolo successivo centrato sulle possibilità di insegnare l’etica, di divulgarla nelle scuole e nelle aziende, facendone in sostanza una etica al lavoro, cioè realmente applicata nel concreto.

Sono prese in esame anche le Business Schools come potenziali portatrici di una sana visione del mondo degli affari, moralizzando e civilizzando una realtà che può con facilità diventare corrosiva.

Infine l’autore si pone alcune domande (e fornisce alcune articolate risposte) su diverse questioni, partendo dal quesito se sia possibile applicare un “metodo scientifico” per rafforzare e divulgare l’etica degli affari, e considerando in modo fortemente e giustamente critico tutte quelle “forze” che fanno dell’etica una parola vuota. Rispetto a tante situazioni di mala-gestione, è ad esempio richiamata l’attività svolta dalla American Academy of Arts and Sciences in merito agli scandali Enron e WorldCom, dalla quale emerge, tra l’altro, che le pressioni del mercato minano la volontà dei manager di fare il loro dovere, e deformano il lavoro dei regolatori, dei board of directors, degli ispettori, delle agenzie di revisione e persino della stampa economico-finanziaria.

Abend è stato professore associato di Sociologia presso la New York University ed è ora professore di Sociologia alla Universität Luzern, in Svizzera; nel 2018 è stato co-winner di un importante premio consegnato dall’American Sociological Association. I suoi attuali interessi si rivolgono verso le neuroscienze, sempre in collegamento all’articolazione di concetti come altruismo, moralità e comportamento pro-sociale.

 

Andrea Castiello d’Antonio