NUOVO DIZIONARIO DI PSICOLOGIA

Tra i pochi testi di psicologia che si presentano al lettore sotto forma di veri e propri “dizionari”, questo a cura di Umberto Galimberti si pone in modo speciale per una serie di ragioni. Innanzi tutto è da considerare che si tratta di una “seconda edizione”, pertanto di un lavoro che segue ed arricchisce un testo di base – ormai risalente a più di venticinque anni fa -.

Il sottotitolo contribuisce a far capire l’estensione del testo (oltre milleseicento pagine): è, infatti, indicata una trilogia di materie, che sono psichiatria, psicoanalisi e neuroscienze. Il campo di riferimento si amplia dunque a dismisura e, nonostante ciò, il lettore curioso ed analitico potrebbe scoprire la “mancanza” di qualche voce che eventualmente afferisce a sotto-settori di queste discipline. Ma nel volgere dei venticinque anni che separano le due edizioni si sono verificati tanti e tali cambiamenti e sviluppi negli ambiti sopra elencati che sarebbe umanamente impossibile “coprire” tutto lo scibile elaborato in ciascuna delle tre aree – anzi delle quattro aree, visto che l’area-principe è proprio quella della “Psicologia”.

Dunque, cosa trova il lettore in queste pagine? Innanzi tutto trova risposte a domande, curiosità, incertezze, dubbi, desideri di saperne di più – e trova tali risposte in modo semplice, localizzato, spesso sintetico, chiaro ed esaustivo -. In secondo luogo il testo reca con sé commenti sulle principali “novità” che si sono manifestate tra la fine del Novecento e l’inizio del nuovo secolo: le neuroscienze, senza dubbio, ma anche numerosi sviluppi nei campi classici della psicologia sociale e della psicologia cognitiva, fino ad uno sguardo a come e quanto le nuove tecnologie hanno modificato il nostro modo di vedere, percepire e vivere le cose del mondo.

In terzo luogo il testo si pone come una visione globale e in profondità certamente della psicologia in ogni sua forma, ma anche di quelle che potremmo definire discipline ancillari (facendo per un attimo perno sulla psicologia). E, prima ancora di espandersi sulle discipline limitrofe, il testo pone in modo interdisciplinare e interattivo le tre aree di base, vale a dire le due squisitamente “psico” (psicologia e psicoanalisi), ed anche la psichiatria. In ogni caso, è sulle discipline affini che l’autore amplia l’orizzonte conoscitivo, occupandosi ad esempio della sociologia, della linguistica e della pedagogia, o dedicando ben sette pagine ad Antropologia (molto interessante è la voce Personalità). E ogni voce è corredata dalla sua bibliografia di riferimento con la possibilità, per il lettore, di andare subito a consultare testi specialistici o di seguire approfondimenti laterali, rifacendosi sempre agli autori che per primi hanno trattato il termine o che hanno elaborato e sviluppato l’idea di base.

Rispetto all’edizione precedente questa del 2018 si presenta aumentata di un buon cinquanta per cento, dato che non soltanto sono state aggiunte nuove voci, ma sono state arricchite quelle già esistenti, giungendo al quadro attuale che vede presenti ben quattromila voci. L’ottica interdisciplinare permette di seguire l’evoluzione dei concetti ma anche di osservare come uno stesso concetto può essere visto e trattato se considerato da diventi vertici teorici e/o metodologici.

Il Dizionario è introdotto da una breve Prefazione dell’autore, datata 6 settembre 2017, a cui fa seguito la Prefazione del 1991, recante la dedica al grande psicopatologo e filosofo Karl Jaspers. Seguono le centinaia di pagine del Dizionario, fino a giungere all’ Indice delle opere citate (da pagina 1321 a pagina 1511). Si prosegue con l’ Indice degli autori citati, per concludere con l’Indice delle voci.

Umberto Galimberti, è persona molto nota sia negli ambiti specialistici, di carattere scientifico e professionale, sia come persona di cultura e autore di numerosissimi testi. Ha svolto i suoi insegnamenti presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, occupandosi di materie quali Psicologia generale, Psicologia dinamica, Filosofia della storia e Antropologia culturale. Da oltre trenta anni è membro ordinario della International Association for Analytical Psychology - https://iaap.org/ - l’associazione, fondata nel 1955 da un gruppo di analisti molto vicini a Carl Gustav Jung (1875-1961), che raccoglie i maggiori esponenti della psicologia junghiana nel mondo.

Andrea Castiello d’Antonio