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PSICOANALISI IN UN NUOVO CONTESTO
Il volume che è qui segnalato - Psychoanalysis in a new context - segue a distanza di diciassette anni la traduzione italiana di un altro testo dello stesso Autore, Amore oggettuale e realtà (Bollati Boringhieri, 1975), e presenta una serie di articoli pubblicati in un arco di tempo di ventidue anni su varie riviste psicoanalitiche o in volumi collettanei.
L'Autore, noto in tutto il mondo sia per l'opera scientifica che per gli incarichi ricoperti nel campo clinico e all'interno dell'Associazione Psicoanalitica Internazionale, prende in considerazione, in modo particolare, la funzione e la dinamica degli affetti, la loro comunicazione (o non comunicazione) e le questioni inerenti lo sviluppo e il funzionamento della personalità narcisistica.
Ripercorrendo frequentemente alcuni dibattiti e confronti storici che hanno impegnato gli psicoanalisti negli ultimi trent'anni, Modell propone una propria visione (parzialmente) originale del setting clinico e dell'incontro analisita‑analizzando (il contesto bipersonale), complementare al contesto intrapsichico proprio dell'analisi classica.
Sono particolarmente da apprezzare le ipotesi e le idee cliniche dell'Autore, chiaramente esposte e discusse, confrontate in modo aperto e dialettico con le opinioni discordanti di figure storiche o di esponenti della psicoanalisi contemporanea; ma, in particolar modo, l'attenzione è attratta dagli approfonditi commenti sulla personalità narcisistica, il suo modo di funzionare, le sue difese peculiari e i risvolti storici, culturali e sociologici che hanno fatto del narcisismo una cifra della nostra società contemporanea: tutto ciò inserito nella prospettiva bipersonale, nel campo, cioè, della comunicazione degli affetti e del rapporto della coppia psicoanalitica.
La metafora creata da Modell del bozzolo (la sensazione della persona narcisista di essere separato dagli altri e chiuso dentro ad un involucro impermeabile, sicuro della propria capacità di poter esistere e nutrirsi da solo), segue il percorso da altri tracciato: dagli studi storici britannici sulla personalità, o carattere, schizoide, all'antesignana personalità Come Se di Helene Deutsch, fino al Falso Sé winnicottiano, attraverso le indagini di Kohut e di Kernberg.
Le forme di difesa che inizialmente il bambino attiva al fine di proteggersi da affetti sovradimensionati (intrusività affettiva) o da carenze emotive (genitori freddi, distanti) possono ritrovarsi alla base di sentimenti di colpa particolarmente insidiosi, come quelli che si riferiscono al sen tirsi in colpa per la separazione dalla famiglia e al sentirsi in colpa per aver ottenuto (realizzato) dei risultati nella vita.
Il percorso tracciato dai teorici delle relazioni oggettuali dona ulteriore enfasi alla visione di Modell, che può essere particolarmente compresa proprio se inserita all'interno degli approfondimenti compiuti da coloro i quali si sono occupati del rapporto madre‑bambino, particolarmente quelli della Scuola Inglese (Balint, Winnicott) delle relazioni oggettuali.
Andrea Castiello d'Antonio
Questa recensione è stata pubblicata nel 1993 sulla rivista GIORNALE ITALIANO DI PSICOLOGIA
Editore Il Mulino, Bologna. https://www.mulino.it/riviste/issn/0390-5349.