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Vittorio Benussi: Sperimentare l'inconscio. Scritti (1905 - 1927)
Vittorio Benussi nacque a Trieste il 17 gennaio 1878 e morì a soli quarantanove anni, togliendosi la vita (Padova, 24 novembre 1927).
Il volume si apre con una Prefazione che mostra come l'opera di Benussi è stata, finora, sostanzialmente sottostimata e con un'interessante ricostruzione biografica - Vittorio Benussi: breve biografia intellettuale - nella quale il lettore può seguire la vicenda della maturazione culturale e scientifica di Benussi, cogliendo gli influssi culturali che su di essa si sono attivati nel corso del tempo. La terza sezione introduttiva è dedicata ad evidenziare motivi e forme dell'attualità del pensiero di Benussi, e non si può qui evitare di rimanere sorpresi di fronte alle osservazioni di Antonelli relative alla vicinanza tra il concetto benussiano di inconscio fisiologico e ciò che le neuroscienze vanno scoprendo ai nostri giorni.
Si apre, quindi, la parte centrale del libro, vale a dire la raccolta delle opere di Benussi comprese tra il 1905 e il 1927. Come afferma il curatore, "proporre oggi un'edizione degli scritti di Benussi significa invitare al confronto con uno psicologo originale e geniale, la cui modernità può essere finalmente riconosciuta" (14).
La raccolta degli scritti segue il criterio cronologico e presenta all'inizio alcuni contributi teorici, il primo sulle illusioni ottico-geometriche, il secondo sull'intenzionalità degli atteggiamenti intellettivi. Si tratta di due saggi brevi, a cui segue un lavoro sulla percezione della forma. Di speciale interesse è il contributo intitolato I sintomi respiratori della menzogna (1924) che apre un filone di ricerca originale centrato sulla psicologia della testimonianza - una tematica ripresa dai suoi allievi -. Gran parte del testo è poi occupata dalle centinaia di pagine scritte da Benussi sull'ipnosi e sulla suggestione: sono qui pubblicati una relazione tenuta da Benussi nel 1923, un lavoro scritto per la rivista Psychologische Forschung e, soprattutto, il volume La suggestione e l'ipnosi come mezzi di analisi psichica reale, considerato da Antonelli come "l'esposizione più organica delle ricerche svolte da Benussi durante il periodo di Padova" (124).
Infine si può leggere Elementi di teoria e tecnica della psicoanalisi, che rappresenta la trascrizione rielaborata da Silvia De Marchi - che lo pubblicò postumo con il titolo Breve corso di psicoanalisi - delle lezioni che lo psicologo triestino tenne nel 1926 sulla psicoanalisi e nelle quali sono presentate idee personali ed originali. "Era Benussi uno psicologo con altissime doti di sperimentatore, cosicché è noto soprattutto per queste. Ma aveva anche forti interessi per la psicoanalisi, e a Padova ebbe in trattamento alcuni pazienti. Sottopose pure ad analisi didattica me stesso, che divenni suo assistente dopo il 1922, e Silvia De Marchi, anch'essa assistente, la quale più tardi è stata mia moglie" (Musatti, 1987, 192).
Al termine del volume, gli indici dei nomi e analitici consentono una buona consultazione dell'opera - così come le molte note del curatore - mentre i riferimenti bibliografici posti al termine della sezione rendono conto di tutti coloro che si sono interessati fino ad oggi all'opera di Benussi - v., ad esempio, i contributi di Musatti (1957 e 1987a) -.
Com'è noto, l'eredità scientifica di Benussi è stata portata avanti da Cesare Musatti e, prima di lui, da Silvia De Marchi: è un'eredità che si basa sul duplice e parallelo interesse verso la psicologia sperimentale - un filone scientifico continuato, a Padova e a Trieste, con Fabio Metelli e Gaetano Kanizsa - e verso la psicoanalisi. Benussi tentò l'ardita impresa di proporre una linea di relazione e un raccordo tra le due discipline, mentre Musatti portò avanti i due interessi in maniera separata.
Questo volume, magistralmente curato da Antonelli (che insegna Storia della Psicologia all’Università di Milano-Bicocca ed è libero docente di Filosofia presso l’Università di Graz), rappresenta dunque un'importante occasione per riflettere sulle origini della psicologia italiana e si colloca nel contesto di un lavoro di ricerca che il curatore conduce da tempo, avendo già pubblicato diversi lavori in lingua tedesca - in italiano, v. Antonelli, 1996 -.
Si ricorda, infine, che esiste un Fondo Vittorio Benussi, lasciato da Cesare Musatti ed oggi gestito dall'Università degli Studi di Milano-Bicocca, costituito da circa 13.000 fogli in italiano e in tedesco, e consultabile on-line.
Bibliografia
Antonelli M. (1996), Percezione e coscienza nell'opera di Vittorio Benussi. Milano: Franco Angeli.
Musatti C. L. (1957), Coscienza ed inconscio nelle ricerche sperimentali di Vittorio Benussi. Rivista di Psicologia, XI, 3-23.
Musatti C. L. (1987a), Vittorio Benussi e i fenomeni ipnosuggestivi. In: G. Mucciarelli (a cura di), Vittorio Benussi nella storia della psicologia italiana. Bologna: Pitagora.
Musatti C. L. (1987b), La psicoanalisi arriva a Trieste. In: Accerboni A. M. (a cura di), La cultura psicoanalitica. Atti del Convegno. Trieste 5-8 Dicembre 1985. Pordenone: Edizioni Studio Tesi.
Andrea Castiello d'Antonio