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PERSONALITY DEVELOPMENT ACROSS THE LIFESPAN
Questo volume curato da Jule Specht e con la partecipazione di ben cinquantotto autori prende in considerazione uno degli argomenti trasversali oggi più delicati e, forse, anche uno dei meno esplorati: lo sviluppo delle caratteristiche della personalità lungo l’intero arco della vita.
Le cinque grandi fasi di vita su cui si è concentrata l’attenzione degli autori sono l’infanzia, l’adolescenza, la prima fase dell’età adulta, l’adultità in senso pieno e completo e, infine, la senescenza. Si deve dire che su ciascuna di queste fasi della vita dell’essere umano vi sono stati eminenti psicologi – di ogni orientamento, ma soprattutto di stampo clinico e sociale – che si sono cimentati e che hanno prodotto dei pregevoli studi; ad esempio, Peter Blos (1904-1997) è stato l’autore di alcuni classici studi sull’adolescenza secondo l’ottica psicoanalitica.
Certamente, oggi lo sguardo con cui si osservano le diverse fasi della vita è meno romantico ed omnicomprensivo del passato, in un certo senso più tecnico-specialistico e quindi dotato potenzialmente di una maggiore profondità di esplorazione. E, da questo punto di vista, il volume a cura di Jule Specht si presenta come una grande rassegna delle prospettive teoriche, dei metodi di ricerca e dei principali risultati che ruotano intorno ai due concetti della “personalità” e della “psicologia evolutiva”. Questa rassegna si inquadra in una cornice in cui sono attentamente considerati diversi elementi che sono collocati ben oltre i confini della persona e/o della personalità come il contesto socio-culturale, i fattori ambientali, gli eventi di vita, e il mondo delle relazioni interpersonali. L’individuo è considerato nella dinamica del proprio peculiare iter di cambiamento inserito in un contesto a sua volta sempre mutevole, offrendo peraltro una non piccola attenzione all’evolversi dello stato di salute psico-fisico globale (nel fare ciò si richiama il concetto di sfera bio-psico-sociale).
Strutturato in sette sezioni e in trentatré capitoli, il volume si apre con l’Introduzione a firma della curatrice e si chiude con un Indice degli argomenti e dei principali autori citati. Nelle poche pagine introduttive Jule Specht pone di fronte al lettore i temi ed i quesiti di fondo, quegli argomenti che saranno successivamente discussi e commentati nell’ambito delle sette parti del volume. Emerge fin dall’inizio uno dei temi più dibattuti tra gli psicologi della personalità, e cioè fino a che punto i tratti che differenziano gli individui possono ritenersi tendenzialmente stabili nel tempo e quale sia l’intersezione tra caratteristiche individuali e fattori ambientali. La seconda sezione affronta proprio lo sviluppo della personalità nelle diverse fasi di vita fornendo al lettore una utilissima sintesi delle scoperte più rilevanti sul tema. A questa parte iniziale, ancorata ai dati di ricerca, si collega la seconda che è eminentemente teorica: qui sono discussi i noti modelli che derivano dall’impostazione dei cinque grandi fattori della personalità ed alcune altre concettualizzazioni meno note come, ad esempio, il Neo-Socioanalytic Model di psicologia della personalità (capitolo undici).
Probabilmente, una delle sezioni di maggiore interesse è la quarta. In tale sezione si discutono singoli aspetti della personalità nel loro evolvere e nel loro variare in relazione ai differenti ambienti socio-culturali (un aspetto che sarà poi ripreso ed ampliato nella sezione successiva, dedicata proprio allo sviluppo della personalità nei diversi ambienti culturali). Sono così esaminati concetti della massima importanza: tra questi, lo sviluppo dell’intelligenza e del senso (percezione) del controllo, l’evoluzione degli stili di attaccamento, della motivazione e degli scopi di vita. La percezione soggettiva del benessere si coniuga con le riflessioni che ruotano intorno alla visione di cosa è e di come si sviluppa la psicopatologia (capitolo ventiquattresimo), mentre il capitolo successivo prende in esame gli interessi vocazionali nel loro sviluppo compreso tra gli anni dell’istruzione e quelli del lavoro.
Le ultime due sezioni tornano su argomenti di metodo, dando spazio alle frontiere della ricerca e chiudendo (settima parte) con uno sguardo volto verso il futuro. In questa ultima parte è da segnalare il capitolo dedicato allo sviluppo degli aspetti impliciti ed automatici della personalità.
In tutto il testo risuonano più volte gli interrogativi di fondo su cosa siano e su come cambino i “tratti” della personalità, ma emerge anche la domanda circa fino a che punto sia utile impiegare i questionari self-report per esplorare questo particolare mondo. Un mondo che (pur se non rapidamente) si arricchisce di nuovi aspetti, come ad esempio l’emergere del GFP, il grande fattore di base della personalità, magistralmente descritto da Janek Musek nel suo The General Factor of Personality (Academic Press - Elsevier, 2017).
La curatrice, Jule Specht, è nata nel 1986 e dal marzo 2017 è docente presso il dipartimento di Psicologia della Humboldt Universität zu Berlin (precedentemente ha insegnato Assessment and Personality Psychology presso la Universität zu Lübeck, sempre in Germania). Le sue ricerche si sono focalizzate sullo sviluppo della personalità in età adulta e nella senescenza, e ha svolto diverse attività nei comitati editoriali – attualmente è associate editor presso il Journal of Research in Personality -.
QUI il libro.
Andrea Castiello d’Antonio