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PREPARARSI “SERIAMENTE” AI CONCORSI PER LE FORZE ARMATE E LA POLIZIA DI STATO

forze armate

 

Sono molti i giovani, maschi e femmine, che aspirano ad entrare nelle FFAA, le Forze Armate Italiane, e nella P.S., la Polizia di Stato.

In attesa delle “uscite” dei Concorsi Pubblici, spesso anche molto in anticipo, si realizza una sorta di corsa alla preparazione finalizzata a SUPERARE LE PROVE DI ESAME: si acquistano i testi che preparano a superare i cosiddetti “quiz” – cioè, i test psicologico-attitudinali – e ci si iscrive in una delle numerose “scuole” di preparazione ai Concorsi Pubblici…

 

In parallelo, è necessario rinvigorire l’efficienza fisica riprendendo o accentuando l’esercizio finalizzato a superare le prove fisiche.

 

In queste note mi occuperò del versante delle PROVE PSICOLOGICHE; quindi, dell’ostacolo che 3 tipologie di prove possono porre davanti al candidato.

Si tratta, come ho descritto in diversi miei libri – ad esempio, in “LA SELEZIONE PSICOLOGICA DELLE RISORSE UMANE” https://www.youtube.com/watch?v=Mn7c3gunyDQ delle seguenti tecniche di selezione:

 TEST E QUESTIONARI PSICOLOGICI

COLLOQUI DI GRUPPO

 COLLOQUI-INTERVISTE INDIVIDUALI https://www.youtube.com/watch?v=Tv9DO1sfxBY

 

Nel Concorso Pubblico (CP) a questa trilogia di prove – ma non sempre sono tutte presenti nei diversi CP – si aggiunge il COLLOQUIO DI COMMISSIONE, cioè l’ultimo step che il candidato si trova di fronte, lì ove tutto si riunisce (tutti i risultati delle prove fisiche, psicologiche e tecniche, o di cultura generale, precedentemente effettuate) e ove una COMMISSIONE DI ESAME, presieduta da un rappresentante del Corpo di alto grado, trae le conclusioni definitive.

 

Ora, il tema è “come” prepararsi per superare le prove psicologiche e psicoattitudinali.

 

Chi sta leggendo avrà notato che nel titolo di questo articolo c’è un avverbio: “seriamente”.

Quindi: COME PREPARARSI SERIAMENTE ad affrontare (meglio “affrontare” che “superare”) le prove psicologiche.

E qui vanno fatte alcune precisazioni.

 

Il CP, e ogni altro genere di selezione, ha sempre un aspetto che è anche, “soggettivo”, cioè delegato alla VALUTAZIONE DEI SINGOLI ESAMINATORI. Non è un male, anzi è normale, e sta nelle cose della vita; anche una visita medica ha un aspetto soggettivo. Anche un giudizio in tribunale. Siamo tutti esseri umani.

 

Per secondo, ESSERE VALUTATI “NON IDONEI” a un CP non è un attacco contro la persona, non è una sconfitta irrimediabile, non è un… fallimento!

Sono troppe le variabili che possono incidere: una tra tutte, lo stato di salute psicofisica del candidato nel corso delle prove di esame.

 

Terzo. ESSERE MOLTO MOTIVATI, addirittura “affascinati” fin da giovanissimi verso il mondo militare o delle sicurezza non significa, automaticamente, andar bene alle prove di esame.

La motivazione è importante, ma non basta: devono essere accertate le qualità soggettive, le skill psicologiche del candidato.

 

Dunque: prepararsi al meglio, sì. Ma non affrontare le prove come se si fosse all’ultima spiaggia!

Ed ecco che interviene una SANA, SERIA, BEN CALIBRATA, MATURA E RESPONSABILE PREPARAZIONE finalizzata a affrontare nel modo migliore le prove psicologiche del CP.

 

Io intendo questa preparazione nel senso di aiutare il candidato a FAR EMERGERE e a SAPER COMUNICARE le proprie qualità personali, ma evitando di fingere, di mascherarsi, di cercare di… imbrogliare gli esaminatori!

 

È molto diverso AIUTARE IL CANDIDATO A BRILLARE DI LUCE PROPRIA, ad avere fiducia in sé, a presentarsi senza troppa ansia, e così via, rispetto a ciò che, purtroppo, fanno molte (tutte? Forse…) “scuole di preparazione” ai Concorsi Pubblici: aiutarlo a “nascondere” i propri lati deboli e a “enfatizzare” in modo falsificante il possesso dei requisiti che nel CP sono richiesti, insegnando “trucchi” per superare il “colloquio-con-lo-psicologo”, cercando di “apparire chi non si è”.

 

Aiutare un giovane e una giovane, a falsificare sé, a nascondere lati problematici, a fingere, è del tutto IMMORALE, oltre che IRRESPONSABILE.

È irresponsabile perché al candidato, nel caso di successo al CP, gli verrà affidata un’arma, e questo fa la differenza con qualunque altro genere di CP nell’ambito delle diverse Amministrazioni dello Stato.

 

Quindi, una PREPARAZIONE SANA E RESPONSABILE parte delle caratteristiche del candidato, lo aiuta a delinearle e a comunicarle in quei pochi minuti in cui si troverà di fronte gli esaminatori, lo supporta nella inevitabile apprensione che ciascuno ha di fronte a un esame importante.

MA NON LO AIUTA A IMBROGLIARE GLI ESAMINATORI!

Cosa che equivarrebbe a imbrogliare sé stesso!

 

Imbrogliare al fine di superare un CP nelle FFAA o nella P.S.  conduce spesso la persona a “non farcela” nel vivere i mesi di ADDESTRAMENTO NEGLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE (scuole, accademie, centri di addestramento) subendo lo smacco, questo sì, di abbandonare e rinunciare, o essere considerato poco adeguato, quasi… “uno scarto” della selezione, un errore della selezione…

 

Non è bello quando accadono cose di questo genere, prima di tutto non è bello per la persona stessa!

 

In sintesi: prepararsi ad affrontare il CP va bene, ma a patto di non voler ingannare nessuno, prima di tutti se stessi!

 

Andrea Castiello d’Antonio

 

Vedi anche:

https://www.castiellodantonio.it/concorso-nelle-ff-aa-forze-armate-e-di-polizia

 

https://www.castiellodantonio.it/non-idoneo-concorso-pubblico-proporre-ricorso-al-tar