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PSICOANALISI E NEUROSCIENZE
Questo libro affronta in modo articolato ed innovativo una tematica che, nel corso degli ultimi due decenni, è divenuta sempre più attuale e complessa, richiamando l’attenzione di specialisti di diverse discipline.
Giampaolo Sasso si occupa da tempo dei processi mentali e delle questioni inerenti lo sviluppo del linguaggio (v. il suo Struttura dell’oggetto e della rappresentazione. Astrolabio, Roma, 1999) e nel testo che presentiamo è proposto un modello neurofisiologico compatibile ed integrabile con le attuali teorizzazioni psicoanalitiche.
Basandosi su una ricca e puntuale letteratura internazionale e richiamandosi anche ai recenti e noti lavori di Damasio (Emozione e coscienza. Adelphi, Milano, 2000) e di Edelman, Tononi (Un universo di coscienza. Einaudi, Torino, 2000), Sasso struttura il suo testo in dieci capitoli che alternano considerazioni neurofisiologiche a riflessioni psicoanalitiche, partendo dalla rivisitazione di un antico lavoro freudiano - il Progetto di una psicologia, del 1895 (OSF, vol. II. Boringhieri, Torino, 1968) – e ponendo al posto del concetto di energia quello di informazione.
La prima parte – che è dedicata alle conquiste recenti delle neuroscienze, e alle implicazioni circa la comprensione dell’evoluzione mentale del bambino – introduce il discorso centrale che Sasso intende portare avanti: egli propone un nuovo modello di sviluppo del cervello nel quale l’interazione madre-bambino e la dinamica introiezione-proiezione svolgono un ruolo centrale.
Sono così definite le qualità introiettive-proiettive nell’ambito del sistema cerebrale e dell’interazione sociale - non ultima quella speciale forma di interazione che è rappresentata dalla relazione diadica terapeuta-paziente - sulla base dei processi maturativi delle unità motorie e sensoriali, del tronco cerebrale e del sistema nervoso nel suo complesso.
Da tale impostazione derivano importanti considerazioni sulla formazione dei precursori patogeni dello sviluppo psichico-relazionale e sull’origine del linguaggio, nonché sulla “possibilità di spiegare i diversi modelli psicoanalitici alla luce di un comune processo dinamico…potendo ricondurli a proprietà generali della dinamica cerebrale” (p. 143).
Andrea Castiello d’Antonio
Questa recensione è stata pubblicata sulla rivista di divulgazione scientifica DARWIN nel 2006.
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