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Questo testo è dedicato soprattutto ai giovani PSICOLOGI CLINICI, agli PSICOTERAPEUTI, e ai giovani PSICHIATRI.
Penso che oggi non si possa capire realmente ciò che poteva essere, negli ANNI SETTANTA, studiare PSICOLOGIA (o specializzarsi in PSICHIATRIA) mentre erano pubblicati periodicamente i grandi volumi delle “Opere Complete” di Sigmund Freud e di Carl Gustav Jung (editore Boringhieri di Torino).
Volumi imponenti, rilegati, da studiare ed annotare, da conservare sugli scaffali, a cui tornare ogni volta che poteva sorgere una curiosità. E, insieme a questi, erano finalmente disponibili molti altri testi di grande rilevanza pubblicati da case editrici che erano meno note, almeno in quei tempi – come Astrolabio, Einaudi, Guaraldi di Rimini, che pure pubblicò per prima le “Opere” di Sándor Ferenczi e diversi altri autori come Otto Rank e Balint. Testi che avevano preso il volo nel decennio precedente, inseriti in Collane di formidabile interesse.
Con la traduzione italiana di “CONCEPTIONS OF MODERN PSYCHIATRY”, Feltrinelli dava il via alla collana BIBLIOTECA DI PSICHIATRIA E DI PSICOLOGIA CLINICA, diretta da Gaetano Benedetti e Pier Francesco Galli, il cui volume numero 1 fu proprio questo di HARRY STACK SULLIVAN, “La moderna concezione della psichiatria” (prima edizione del settembre 1961).
In questa collana sarebbero progressivamente stati pubblicate le opere dei maggiori esponenti della psichiatria, della psicoanalisi e della psicologia clinica internazionale: solo per citare qualche nome, Bleuler, Fromm-Reichmann, Balint, Anna Freud, Rapaport, Hartmann. Ma anche testi di italiani: Fornari, Galimberti, Cargnello, Benedetti, Oliverio, Andolfi, Montefoschi, Selvini Palazzoli… E il grande Silvano Arieti, l’italo-americano!
La collana di Feltrinelli chiuse con all’attivo la pubblicazione di ben 87 volumi, usciti nel periodo 1961-1994.
A questa collana si affiancò il PROGRAMMA DI PSICOLOGIA PSICHIATRIA PSICOTERAPIA di Boringhieri (che solo molto tempo dopo, nel 1987, sarebbe diventato “Bollati Boringhieri”), una collana di circa 250 titoli diretta da Pier Francesco Galli, che prese il via nel 1964. L’importanza e la vastità dei testi pubblicati in questa collana sono impressionanti.
Meno conosciuta dagli studenti di Psicologia di quei tempi, ma molto apprezzata da psichiatri e da neurologi, la collana PICCOLA BIBLIOTECA DI NEUROLOGIA E PSICHIATRIA, diretta da Raffaello Vizioli, presentò al pubblico italiano una serie di autori non tutti ben conosciuti. Tra i primi (più noti) troviamo Reik, Wolman, Greenberg, Tedeschi, Bonfiglio, Rossi, e ancora Arieti; tra i secondi Michaux, Bry e Heigl. Le pubblicazioni presero il via all’inizio del decennio dei Settanta con il testo “L’OSPEDALE PSICHIATRICO OGGI IN ITALIA. UN DIBATTITO”.
Di lì a poco, nel 1980, sarebbe stata fondata a Milano la casa editrice RAFFAELLO CORTINA, oggi un vero e proprio “faro” nell’editoria specialistica, contrassegnata dalla famosa collana PSICOLOGIA CLINICA E PSICOTERAPIA a cura di Franco Del Corno.
Vedi l’intervista a Raffaello Cortina: https://qi.hogrefe.it/rivista/intervista-raffaello-cortina/
Facendo un passo indietro, credo sia importante sottolineare il ruolo che ha avuto la casa editrice ASTROLABIO nello sviluppo della cultura e della scienza psicologica in Italia.
Fondata a Roma nel lontano 1944 da Mario Ubaldini, ha dato i natali alla collana PSICHE E COSCIENZA. COLLANA DI TESTI E DOCUMENTI PER LO STUDIO DELLA PSICOLOGIA DEL PROFONDO, una collana di grande importanza (in cui tutt’oggi escono testi interessanti): basti pensare che qui furono pubblicati per la prima volta in italiano, subito dopo la fine della guerra, testi di Sigmund Freud, Carl Gustav Jung e Adolf Adler. E forse non molti sanno che Astrolabio pubblicò per prima, in Italia, le 10 Tavole dello “Psicodiagnostico” di HERMANN RORSCHACH. Oggi si contano ben 450 titoli solo nella “collana gialla” PSICHE E COSCIENZA.
Non vanno dimenticate due collane: la BIBLIOTECA DI CULTURA SCIENTIFICA, nell’ambito delle “Edizioni Scientifiche Einaudi”, in cui comparvero ad esempio i testi classici di Helene Deutsch sulla psicologia della donna, e le RICERCHE SULL’ESISTENZA UMANA, diretta da Lucio Pinkus, per l’Editore Borla.
Né va sottaciuta la casa editrice GIUNTI, fondata nel 1956 da Renato Giunti (oggi il presidente è Sergio Giunti), con i suoi caratteristici testi gialli e blu e un repertorio notevole di autori di psicologia. A questi libri si affiancò abbastanza presto la “collana rossa” curata da Eugenio Gaddini PSICOANALISI E CIVILITA’ CONTEMPORANEA, in cui uscirono importanti saggi, tra gli altri, di Melanie Klein, Karen Horney e Anna Freud (Editore G. Martinelli di Firenze).
Tornando ai GIOVANI, ai giovani PSICOLOGI CLINICI e psichiatri, ai giovani PSICOANALISTI, credo che ciò che oggi si comprenda poco e male, e forse anche di malavoglia, è l’importanza di STUDIARE (non “leggere”) le opere dei grandi psicologi attingendo alle FONTI, cioè ai testi scritti di loro pugno. E non accontentarsi dei libri usati per i corsi di laurea in cui “altri” sintetizzano ed espongono (spesso molto male…) il pensiero di questi grandi pensatori, scienziati e clinici.
Così, per fare un esempio, Carl Rogers si apprende studiando “LA TERAPIA CENTRATA-SUL-CLIENTE” che nel 1970 fu pubblicato nella collana PSICOTERAPIA E CIVILTA’ CONTEMPORANEA dell’editore G. Martinelli.
L’entusiasmo con cui, negli anni Settanta e lì intorno, si viveva il mondo PSY era dunque intriso dalla possibilità di leggere finalmente in italiano le opere dei grandi autori.
Infatti, I “VECCHI” ANALISTI E PSICHIATRI avevano dovuto adattarsi a studiare i testi in lingua francese, inglese e tedesca, spesso con grande fatica nel reperirli – così come non era affatto agevole leggere le RIVISTE INTERNAZIONALI di settore, a meno che non si vivesse nei pressi di una università, un centro, un istituto di psicologia o di psicoanalisi.
Ricordo alcuni di questi “VECCHI” MAESTRI ITALIANI che avevano, come dicevano, il “contro aperto” nella loro libreria di fiducia che, regolarmente, metteva da parte una copia di qualunque importante volume di area PSY uscisse. Così, negli studi professionali di questi signori si potevano vedere, bene allineati negli scaffali, i volumi dalle copertine gialle di Astrolabio, le coste bianche dei testi di Feltrinelli, e i dorsi blu di Boringhieri.
A quel tempo io stesso non mi rendevo conto dell’opportunità che potevo vivere studiando i testi tradotti in italiano (pur conoscendo l’inglese e qualcosa di francese e di tedesco: ma leggere in italiano era tutt’altra cosa. E poi molti testi avevano le loro “Introduzioni” e “Prefazioni” a firma dei maggiori esponenti del nostro Paese).
Del clima che si respirava allora ne ho scritto nei primi capitoli del mio libro “SCEGLIERE LO PSICOTERAPEUTA. UNA GUIDA PER PAZIENTE E TERAPEUTI”
Come in quegli anni non tutti riuscivano ad apprezzare il MOMENTO STORICO che si stava vivendo (basti pensare a Basaglia e alla legge che porta il suo nome) così credo che oggi, molti giovani (e meno giovani…) non si rendano del tutto conto dell’enorme vantaggio di vivere in una società e in una cultura che rende disponibile praticamente, ormai, “tutto” – ma, certo, è necessaria una FORTE MOTIVAZIONE verso il mondo PSY anche per capire questo, altrimenti è meglio rimanere lontani dalla psicologia, come ho scritto in un articolo recente
https://www.castiellodantonio.it/iscriversi-psicologia-risposta-no-con-pochissime-eccezioni
Dunque: TORNIAMO AI TESTI ORIGINALI!
Evitiamo le letture di seconda mano – e i tanti “manuali” di psicologia scritti male da gente ignorante.
EVITIAMO LE CITAZIONI DELLE CITAZIONI… E anche le citazioni errate, che si ripetono ad ogni… “Copia & Incolla”. E pure Wikipedia e ChatGPT…!
LEGGIAMO LE PAROLE DEGLI AUTORI COSÌ COME LORO LE HANNO PENSATE E LE HANNO SCRITTE!
Andrea Castiello d’Antonio