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PSYCHOLOGICAL TESTING AND ASSESSMEN

Titolo: 

PSYCHOLOGICAL TESTING AND ASSESSMEN

Autori: 
Ronald Jay Cohen
Casa editrice: 
McGraw-Hill Education, 2019 (Ninth Edition), Pp. XXIX+566, $ 65,00 (Paperback)

Questo testo intende offrire al lettore che si occupa delle tecniche di valutazione di alcuni aspetti importanti della sfera psicologica una serie di indicazioni che spaziano su un’area assai vasta: alcune sono molte operative, altre di impostazioni tecnica e di metodo, altre ancora ampie e orientate a inserire il testing nel campo dell’assessment psicologico e psicoattitudinale applicato nei diversi contesti.

Il volume si apre con densi capitoli introduttivi la cui lettura aiuta anche i non esperti a entrare subito nel mondo del testing psicologico applicato; infatti, non a caso il titolo di uno dei primi paragrafi porta con sé le fatidiche domande: chi, cosa, perché, come, dove – si intendono: riferite all’utilizzo del test – oltre a passare in rassegna gli altri metodi alternativi che possono essere usati in vista della valutazione psicologica.

Un cenno sulla storia del test e sui contesti territoriali ed ambientali appare poi opportuno all’autore il quale sottolinea, giustamente, gli influssi socio-culturali sulla performance ai test, soprattutto ai test di livello intellettivo.

Dato che pressoché tutti i test psicologici implicano una serie di concetti e di questioni di genere psicometrico, i primi capitoli della Seconda Parte intendono proprio rinfrescare la memoria su questi argomenti tenendo però ben presente che ormai da lungo tempo, all’utilizzatore finale del test non è più richiesta quella competenza statistica che si richiedeva una volta quando le prove (definite: carta e matita) dovevano essere corrette ed elaborate manualmente – direi in modo artigianale, anche se molto più accurato rispetto a tante modalità automatiche oggi alla portata di chiunque attraverso l’uso dei software.

Il classico discorso su attendibilità e validità che, in pratica, si trova in tutti i libri che parlano di test psicologici è qui ripreso in due agili capitoli, mentre un terzo capitolo appare assai più interessante per il professionista, centrato sul tema come si può costruire un nuovo test – questo è un argomento assai delicato dato che da sempre le maggiori aziende e pubbliche amministrazioni sono alla ricerca di prove personalizzate (da non divulgare, nemmeno nella letteratura scientifica: un aspetto che fa sorgere più di un problema…).

Ed ecco l’entrata nel vivo del lavoro: la Terza Parte è dedicata alla valutazione dell’intelligenza, con un rapido passaggio sul cosa è l’intelligenza e un approfondimento differenziale sui diversi tipi di prove (di attitudine, di performance, diagnostiche, di orientamento, educative, e così via). Segue la sezione dedicata alla valutazione della personalità in cui si differenzia fin dall’inizio la valutazione dei tipi, dei tratti e degli stati, e anche in tal caso uno spazio importante è assegnato ai diversi approcci: tecniche oggettive, proiettive, e di comportamento.

La Quinta Parte porta il titolo Testing and Assessment in Action e qui ci si apre su campi diversi, anche di genere clinico, dando spazio al report, cioè a come relazionare sui risultati del testing psicologico quando l’interlocutore è il committente, l’utente, o un altro soggetto (il psychological report è, in effetti, un tema antico e affascinante su cui diversi tra i maggiori psicologi hanno scritto).

L’ultimo capitolo, il quindicesimo, emerge come sicuramente interessante dato che è dedicato a tutto ciò che si fa nel mondo del lavoro impiegando i test psicologici. In tale ottica sono considerate, o considerate di nuovo, cioè secondo una diversa prospettiva, le diverse opzioni metodologiche applicate alla selezione, allo sviluppo di carriera e all’orientamento, anche nella versione del self-assessment.

In sintesi, si può dire che l’intento di questo lavoro è certamente didattico nel senso di voler essere una base completa sulla quale ognuno può successivamente costruire il proprio repertorio di testing psicologico, di volta in volta finalizzato a valutare determinati aspetti del soggetto in esame. E dato che si tratta di un tipico testo di consultazione la presenza degli indici tematici e per nomi, dei glossari e delle bibliografie permette al lettore di orientarsi rapidamente e, nel caso, di approfondire.

Nel corso del 2022 è attesa la decima edizione di questo testo a cura di Ronald Jay Cohen, W. Joel Schneider e Renée Tobin; un volume a cui poter utilmente affiancare il lavoro di Randy Larsen e David M. Buss, Personality Psychology (Sixth Edition), pubblicato di recente da McGraw-Hill, che offre il substrato conoscitivo globale al tema dell’assessment delle qualità psicologiche.

 

Andrea Castiello d’Antonio

 

Questa recensione è stata pubblicata nel sito web

PANORAMA RISORSE UMANE

 Settembre 2022