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PSYCHOLOGICAL TESTING AND ASSESSMEN
Questo testo intende offrire al lettore che si occupa delle tecniche di valutazione di alcuni aspetti importanti della sfera psicologica una serie di indicazioni che spaziano su un’area assai vasta: alcune sono molte operative, altre di impostazioni tecnica e di metodo, altre ancora ampie e orientate a inserire il testing nel campo dell’assessment psicologico e psicoattitudinale applicato nei diversi contesti.
Il volume si apre con densi capitoli introduttivi la cui lettura aiuta anche i non esperti a entrare subito nel mondo del testing psicologico applicato; infatti, non a caso il titolo di uno dei primi paragrafi porta con sé le fatidiche domande: chi, cosa, perché, come, dove – si intendono: riferite all’utilizzo del test – oltre a passare in rassegna gli altri metodi alternativi che possono essere usati in vista della valutazione psicologica.
Un cenno sulla storia del test e sui contesti territoriali ed ambientali appare poi opportuno all’autore il quale sottolinea, giustamente, gli influssi socio-culturali sulla performance ai test, soprattutto ai test di livello intellettivo.
Dato che pressoché tutti i test psicologici implicano una serie di concetti e di questioni di genere psicometrico, i primi capitoli della Seconda Parte intendono proprio rinfrescare la memoria su questi argomenti tenendo però ben presente che ormai da lungo tempo, all’utilizzatore finale del test non è più richiesta quella competenza statistica che si richiedeva una volta quando le prove (definite: carta e matita) dovevano essere corrette ed elaborate manualmente – direi in modo artigianale, anche se molto più accurato rispetto a tante modalità automatiche oggi alla portata di chiunque attraverso l’uso dei software.
Il classico discorso su attendibilità e validità che, in pratica, si trova in tutti i libri che parlano di test psicologici è qui ripreso in due agili capitoli, mentre un terzo capitolo appare assai più interessante per il professionista, centrato sul tema come si può costruire un nuovo test – questo è un argomento assai delicato dato che da sempre le maggiori aziende e pubbliche amministrazioni sono alla ricerca di prove personalizzate (da non divulgare, nemmeno nella letteratura scientifica: un aspetto che fa sorgere più di un problema…).
Ed ecco l’entrata nel vivo del lavoro: la Terza Parte è dedicata alla valutazione dell’intelligenza, con un rapido passaggio sul cosa è l’intelligenza e un approfondimento differenziale sui diversi tipi di prove (di attitudine, di performance, diagnostiche, di orientamento, educative, e così via). Segue la sezione dedicata alla valutazione della personalità in cui si differenzia fin dall’inizio la valutazione dei tipi, dei tratti e degli stati, e anche in tal caso uno spazio importante è assegnato ai diversi approcci: tecniche oggettive, proiettive, e di comportamento.
La Quinta Parte porta il titolo Testing and Assessment in Action e qui ci si apre su campi diversi, anche di genere clinico, dando spazio al report, cioè a come relazionare sui risultati del testing psicologico quando l’interlocutore è il committente, l’utente, o un altro soggetto (il psychological report è, in effetti, un tema antico e affascinante su cui diversi tra i maggiori psicologi hanno scritto).
L’ultimo capitolo, il quindicesimo, emerge come sicuramente interessante dato che è dedicato a tutto ciò che si fa nel mondo del lavoro impiegando i test psicologici. In tale ottica sono considerate, o considerate di nuovo, cioè secondo una diversa prospettiva, le diverse opzioni metodologiche applicate alla selezione, allo sviluppo di carriera e all’orientamento, anche nella versione del self-assessment.
In sintesi, si può dire che l’intento di questo lavoro è certamente didattico nel senso di voler essere una base completa sulla quale ognuno può successivamente costruire il proprio repertorio di testing psicologico, di volta in volta finalizzato a valutare determinati aspetti del soggetto in esame. E dato che si tratta di un tipico testo di consultazione la presenza degli indici tematici e per nomi, dei glossari e delle bibliografie permette al lettore di orientarsi rapidamente e, nel caso, di approfondire.
Nel corso del 2022 è attesa la decima edizione di questo testo a cura di Ronald Jay Cohen, W. Joel Schneider e Renée Tobin; un volume a cui poter utilmente affiancare il lavoro di Randy Larsen e David M. Buss, Personality Psychology (Sixth Edition), pubblicato di recente da McGraw-Hill, che offre il substrato conoscitivo globale al tema dell’assessment delle qualità psicologiche.
Andrea Castiello d’Antonio
Questa recensione è stata pubblicata nel sito web
PANORAMA RISORSE UMANE
Settembre 2022