Per appuntamento
La seduta può essere svolta presso il mio studio oppure online tramite videochiamata.
La seduta può essere svolta presso il mio studio oppure online tramite videochiamata.
Se qualcuno pensa che vivere una vacanza estiva, soprattutto se agognata e magari un po’ idealizzata, sia una cosa facile… sbaglia!
Dopo un anno di lavoro o, comunque, di vita-standard, anche se con qualche spot di distrazione e qualche week-end lungo, le vacanze estive per noi italiani rappresentano ancora oggi “La Vacanza”, a dir la verità troppo spesso svilita con un “Prendo le ferie…” come vuole il linguaggio aziendalese (a cui fa da contrappunto la locuzione amministrativa: “Ha goduto le ferie…”).
Ma quando si va in vacanza non c’è nulla di semplice nel cambiare registro di vita, cambiare luogo, contesto, ambiente, persone, ed entrare in “modalità vacanza”: generalmente, manager e professional stressati o, comunque, super-ingaggiati, sanno di avere necessità di qualche tempo – a volte alcuni giorni e più – per la DECOMPRESSIONE. Cosa che non sempre riesce, soprattutto se si è inseguiti da call e email… E, comunque, i primi giorni per il DETOXING già bruciano una parte del periodo di vacanze.
Per altri l’idea della vacanza uguale “non far niente” è semplicemente incomprensibile. Queste sono persone che hanno necessità di essere sempre super-impegnate in attività, e che aborrono l’idea tipica del “prendere-il-sole-sul-lettino” per intere mattinate! Al limite estremo di questa categoria si trovano gli amanti dei “camel trophy”, delle vacanze avventurose e rischiose, che portano ai limiti le capacità di resistenza fisiche e psichiche.
Per la maggior parte delle persone vivere serenamente le vacanze, o addirittura gustarsele fino in fondo, rappresenta una meta anno dopo anno agognata, e regolarmente mancata. Nervosismi, litigi, incomprensioni spinte al massimo, insopportazione reciproca, tensioni familiari, peggio ancora se ciascuno si sente costretto a vivere almeno una parte della vacanza come-piace-al-partner, per poi aspettare di viverne una seconda parte di proprio gradimento. E, a volte, uno dei due si sacrifica per l’intero periodo – pessima idea per trascorrere una vacanza… - a favore del partner, dei figli, dei suoceri, o di chissà chi e cos’altro.
Come diceva Niels Bohr (Premio Nobel per la Fisica del 1922), “E’ difficile fare previsioni, soprattutto sul futuro!”, e le previsioni maturate nel corso di settimane o mesi sulla splendida vacanza da fare possono naufragare assai facilmente.
Del resto, vivere eventualmente un intero anno agognando il periodo di vacanza – di qualche settimana – non è proprio la cosa più intelligente da fare. E’ un po’ come vivere male dal lunedì al sabato, aspettando che venga la domenica!
Tornando alle aspettative che ciascuno matura e macina sulla GRANDE VACANZA DA FARE, un punto centrale è proprio questo: le aspettative alte sono destinate a facili disillusioni.
ASPETTATIVE MAGICHE di posti e situazioni idilliache sbattono contro il solito vicino maleducato che urla al cellulare e fa giocare i figli come se fossero in un rodeo del West. ASPETTATIVE SOGNANTI di vivere una relazione perfetta con il proprio partner, finalmente entrambi rilassati, si infrangono al cospetto dei primi modi-di-fare-in-libertà che urtano, indispongono, danno fastidio.
In uno dei suoi geniali commenti su “La Repubblica”, ENZO BIANCHI scrive che ciò che non riesce è “abitare con se stessi”, e cita Blaise Pascal: “Ogni male degli uomini viene soprattutto dal fatto di non saper stare a riposo in una stanza”.
Avendo perso la capacità di stare con noi stessi, di osservare lasciando vagare lo sguardo, di sentire il mondo intorno a noi, si passa dallo stress del super-ingaggio allo stress della ricerca del non-fare-niente, andando verso l’impossibilità di non-fare – perché nessuno è più abituato nemmeno a non-pensare – cosa che porta inevitabilmente a compiere un’azione, una sola, sempre la stessa, che rende l’essere umano simile a un automa: COMPULSARE LA TASTIERA DEL CELLULARE.
Andrea Castiello d’Antonio