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SIGMUND FREUD. ALLA SCOPERTA DELL’INCONSCIO
Questo numero della rivista è interamente dedicato a Sigmund Freud.
Articolato in quattro capitoli – 1. La scoperta dell’inconscio e i sogni, 2. Il tabù della sessualità̀, 3. Il conflitto nell’apparato psichico umano: le pulsioni, 4. La teoria freudiana della civiltà̀ e le masse – il fascicolo si presenta in modo assai accattivante con una bella immagine di copertina che richiama fortemente l’attenzione del lettore esperto ma anche del curioso che, entrando nelle edicole o nelle librerie, dà un’occhiata agli ultimi numeri delle riviste.
In realtà si tratta di un numero monotematico che presenta luci e ombre, a mio avviso soprattutto ombre, e che non soddisfa le aspettative.
Nei quattro capitoli è ripercorsa la nascita della psicoanalisi in modo tradizionale, seguendo punto per punto le varie fasi, ma tralasciando dei passaggi importanti soprattutto dagli Anni Venti del secolo scorso in avanti. Compaiono in maniera strana e del tutto acritica diverse citazioni di Jacques Lacan (1901-1981), figura estremamente controversa della psicoanalisi, mentre numerosi accadimenti e fatti storici sono sottaciuti e lo spazio che è dato ad alcuni sotto-temi – vedi il feticismo – è del tutto esagerato nell’economia del discorso che è proposto.
Pur comparendo in una collana dedicata ai grandi filosofi non si fa cenno agli aspetti “filosofici” delle scoperte freudiane che, pure, sono stati indagati da diversi altri importanti autori nel corso dei decenni. Ma è il discorso squisitamente clinico che appare notevolmente sottodimensionato, per non dire che alcune grandi scoperte della psicoanalisi nei tempi in cui ha vissuto Freud non sono affatto richiamate – ciò vale anche in riferimento alla cerchia dei suoi stretti collaboratori che avrebbero meritato qualche cenno in più.
Alcune immagini e alcune belle fotografie che sono ormai divenute un classico della iconografia freudiana arricchiscono il fascicolo, mentre con l’ausilio di grafici e di schemi si è voluto illustrare il funzionamento e il meccanismo di taluni aspetti della mente umana (con un risultato alquanto dubbio).
Infine, le pochissime voci – in tutto dieci – che sono indicate a chiusura del fascicolo, sotto il titolo Letture Consigliate emergono nella loro notevole stranezza e manchevolezza. Sono, infatti, citati sei testi in lingua spagnola (?), dei quali almeno due sono comunque stati tradotti in italiano (ma non è indicata l’edizione italiana). Tra questi, l’importante biografia di Peter Gay Freud. Una vita per i nostri tempi (Bompiani, 1988), uscita persino in edizione tascabili da Giunti / Bompiani (nel 2021), e anche la più recente, monumentale biografia di Peter-André Alt, Sigmund Freud. Il medico dell’inconscio. Una biografia (Hoepli, 2022) – vedine la mia recensione nella rivista Qi – Questioni e Idee in Psicologia, n. 103, Marzo 2023 https://qi.hogrefe.it/rivista/cat/recensioni/ – per dire solo delle più recenti.
Sempre tra le cosiddette letture consigliate si citano poi due testi, uno di Elvio Fachinelli (1928-1989), altro analista controverso, e l’altro di tale Carlo Salomone, dei quali non si capisce il senso, né si comprende l’importanza in riferimento al fascicolo della rivista.
Insomma, a fronte di una letteratura seria e sconfinata su Freud e gli esordi del pensiero psicoanalitico sono consigliate letture o in lingua spagnola, o che non hanno alcuna rilevanza scientifico-professionale, né storica – ad esclusione, naturalmente, della classica biografia di Ernest Jones in tre volumi.
Andrea Castiello d’Antonio