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Il mobbing e le altre forme di violenza organizzativa
Questo libro tratta delle molteplici forme in cui l’aggressività distruttiva e disfunzionale può prendere forma nel mondo del lavoro, nelle organizzazioni complesse così come nelle snelle imprese private, nelle istituzioni così come nelle pubbliche amministrazioni.
Pur dedicando una parte importante del testo al mobbing in tutte le sue varie sfaccettature e fenomenologie, nel testo si trattano con specifica cura le numerose altre forme di violenza psicologica e di violenza morale sul luogo di lavoro, tra cui l’harassment e lo straining, le forme patologiche di leadership e di management, e le disfunzioni-deformazioni della vita organizzativa dei collaboratori – compresi i Counterproductive Work Behaviors (CWB).
Partendo da un’analisi critica del rapporto Individuo-Organizzazione, con uno sguardo che va oltre le classiche tematiche dei ruoli, delle strutture organizzative e del comportamento organizzativo, il testo offre la possibilità di riflettere sulla “presenza simbolica dell’organizzazione” fuori e dentro la persona – persona di cui si indaga la personalità e non solo il modo di interpretare il ruolo organizzativo.
Emergono, così, i vissuti organizzativi, e tra questi la dinamica dell’aggressività.
Ragionando sul mobbing, il testo costituisce un originale e per molti versi unico tentativo di inquadrare questa fattispecie nella psicopatologia organizzativa del management e della leadership, e dei comportamenti controproduttivi di colleghi e collaboratori, utilizzando il punto di vista clinico e psicodinamico (e non solo sociale, del lavoro e delle teorie dell’organizzazione), ponendo insieme la psicologia dei gruppi con la psicologia della personalità e prendendo in esame le maggiori distorsioni della leadership.
È proposta una nuova classificazione del mobbing, insieme a un’attenta analisi della fenomenologia, degli attori in campo e anche di alcuni aspetti meno indagati, come il “ruolo” della vittima.
Un capitolo è dedicato agli stili di management e di leadership distruttivi, e alle molte facce della Toxic Leadership inquadrando queste manifestazioni nella dinamica dell’aggressività, nella consapevolezza che è illusorio ritenere che le realtà organizzative siano abitate solo da soggetti sani, mentalmente equilibrati e dediti esclusivamente al raggiungimento dello scopo dichiarato.
Emergono così la leadership paranoica e la leadership narcisistica, per poi ampliare il discorso verso le e molteplici forme di violenza interpersonale trattando l’Harassment, lo Straining, la tipologia del Thanatoforo, la Dark Triad e così via.
La sanità relativa della personalità organizzativa è considerata nel contesto delle dinamiche irrazionali che pervadono il mondo del lavoro, mentre un notevole spazio è dedicato a come affrontare le situazioni di violenza e sopraffazione, offrendo utili suggerimenti a chi ne è vittima. In questo quadro, è data voce alle vittime delle violenze psicologiche nel lavoro, e sono anche esaminati alcuni “miti” da sfatare.
Gli ultimi due, ampi, capitoli offrono indicazioni su come affrontare la violenza psicologica nel lavoro, considerando la possibilità della prevenzione ma, soprattutto, di potenziare sé stessi in vista di una sana ed efficacia difesa della propria salute psicofisica e del proprio diritto a proseguire nel lavoro a cui si è preposti.
Sono, infine, date indicazioni sul sostegno psicologico, sulle psicoterapie e la consulenza psicologico-organizzativa, sottolineando la necessità di rendersi tempestivamente conto di richiedere un aiuto professionale psicologico-specialistico.
Un’ampia Bibliografia internazionale chiude il volume.
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